STRUMENTI AD ACQUA. PONTI SONORI
Si tratta qui della creazione di strumenti sonori che utilizzano la superficie dell’acqua e il dinamismo generato dall’acqua, strumenti immersi, organi, mulini ad acqua.
L’acqua viene sonorizzata e diventa armonia, melodia.
I ponti vengono sonorizzati e diventano col calpestio, dei giganteschi pianoforti senza tasti suonati dai passanti.
LO SPETTATORE. IL PASSANTE
Lo spettatore oltre ad essere fruitore dell’opera ne è anche esecutore, i suoi passi diventano suono, i suoi gesti permettono il mutare del suono delle macchine sonore, qua si tratta del concetto di suonare l’architettura e suonare l’elemento naturale, anche qui lo spettatore non è passivo, ma oltre a fruire dell’opera, la modifica con la sua interazione fisica.
UTOPIA PROGETTUALE
Oltre le immagini, oltre le tecniche sta la questione di puntare un dito sull’acqua. Quaranta anni fa l’acqua in Italia era quasi gratuita e il petrolio costava tanto.
Oggi – in un qualsiasi supermercato si può constatare – l’acqua può costare più del petrolio.
Il nostro progetto intende contribuire alla creazione di un protocollo mondiale volto non a limitare ma a far cessare l’inquinamento delle acque.
Possiamo immaginarci che non sarà fatto e che questo secolo vedrà crescere lo sfruttamento dei giacimenti d’acqua nei pochi luoghi del mondo che la avranno nel frattempo tutelata.
Possiamo dire non sarà possibile, sarà difficilissimo – il senso dell’Utopia non sta in un luogo irraggiungibile ma in una direzione di percorso.
PERFORMANCE
I partner di progetto sono da decenni impegnati in vari settori della cultura: performance, installazioni, teatro, musica, danza, poesia;
Ma anche nella progettazione, nella rigenerazione urbana, in collaborazioni con enti e privati, Comuni Regioni, Mibact, Ue.
Installazioni, teatro, danza, poesia, musica dal vivo vengono adattati in funzione degli spazi espositivi, ponti, pontili, chiatte, superfici dell’acqua vengono progettati nella logica site-specific.
Gli spazi in cui opera WaterAct vengono riprogettati temporaneamente, modificati in relazione al tema, allo spazio e agli obiettivi degli organizzatori.
L’ARTE DI PRESENTARE L’ARTE
WaterAct utilizza gli specchi d’acqua come supporto e come contesto, l’arte viene presentata in modo spiazzante, innovativo per l’uso dei materiali impiegati e per la prospettiva inusuale dello spettatore – ponti, moli, banchine, rive dei fiumi, lungolago.
L’ABITANTE/ IL VISITATORE
L’interazione fra opera d’arte e natura, le installazioni visuali che si muovono sulla superficie dell’acqua – trasformano lo spazio urbano in un’esperienza sorprendente.
Questo progetto vuole essere uno stimolo rivolto a chi vive la propria città, spazi urbani conosciuti, vissuti nel quotidiano, vengono rigenerati attraverso l’opera d’arte.
La città è anche per lo spettatore che frequenta i musei, per chi viaggia con l’obiettivo di avere uno stimolo diverso.
I Musei possono rendersi visibili all’esterno delle proprie mura, una visibilità rivolta a tutti, innovativa attraente.
1 Comment
Hi, this is a comment.
To get started with moderating, editing, and deleting comments, please visit the Comments screen in the dashboard.
Commenter avatars come from Gravatar.